Pubblicazione Libro "Chi ben comincia"

"Feltrinelli" Illustratore "Pavone Giuseppe"

PROGETTI

Roberta Cricelli "Calabria Contatto"

12/4/20242 min read

Giuseppe Pavone: la potenza espressiva del disegno

La letteratura trova da sempre una diretta affiliazione con il mondo dell’immagine: a coltivarla insieme ai giovani “Galatini” è stato Giuseppe Pavone che (oltre a curare la copertina del volume e di questo articolo) ha assecondato e scovato il genio artistico dei talentuosi eroi.

L’illustratore catanzarese specializzatosi in “Progettazione artistica per l’impresa (graphic design)” all’Accademia di Belle Arti del capoluogo calabro, con all’attivo due mostre personali di arte contemporanea tra il 2017 e il 2018, diversi progetti d’arte e di educazione civica, in collaborazione con varie scuole del territorio calabro nonché la curatela delle illustrazioni presenti nelle pagine del romanzo “Ordo Mortis” dell’autore calabro Salvatore Conaci, nel ringraziare le maestranze di un progetto svoltosi in un ambiente professionale ed accogliente, ha così “fotografato” la sua immersione laboratoriale.

Quello che porto con me: il grazie di Gaia e Sofia

Condensare tutti gli umori dei partecipanti di “Chi ben comincia: incipitiamo” sarebbe stato impossibile ma non appena accesi i “microfoni” di “Calabria Contatto”, la voce di Gaia e di Sofia, riflettendo quella di tutti gli autori e illustratori del volume “Chi ben comincia” ci ha travolti con un’onda di sensibile entusiasmo che vogliamo condividere con i lettori.

Quando ho visto per la prima volta l’illustratore, Giuseppe Pavone ero curiosa di vedere che cosa sarei riuscita a fare essendo consapevole che in arte pratica me la cavo ma non sono chissà chi. Sono riuscita a stupirmi perché non mi aspettavo di essere capace di fare un disegno come quello finale. Anche l’illustratore è stato in gamba e ci ha anche mostrato dei suoi disegni da quelli più recenti a quelli meno recenti. Alcuni erano realistici e altri più astratti o fantastici. Quelli che mi sono piaciuti di più sono quelli realistici in bianco e nero. Ci ha anche dimostrato e insegnato alcune tecniche di disegno ed è stato molto utile imparare ad usare soprattutto la prospettiva, come rappresentare un oggetto disegnandolo visto dall’alto o di lato oppure da dietro e come realizzarlo in 3D. Per esempio abbiamo dovuto disegnare una scena del nostro racconto e visto che il mio era di genere giallo, drammatico, romantico, mi sono concentrata su queste caratteristiche da importare sul disegno. Ed è piaciuto! Devo dire che mi sono piaciuti anche quelli di alcuni compagni/e di classe nonostante i diversi stili e le diverse tecniche. Queste esperienze e opportunità sono uniche, non capitano spesso quindi bisogna cogliere al volo l’occasione>>.